ASFO Onlus: un supporto per l’attività dei giovani ricercatori
Nell’anno 2012 la ASFO Onlus ha supportato l’attività di ricerca clinica della dr.ssa Benedetta Montagna, neo specialista in Oncologia e medico presso la UO di Oncologia della Fondazione “Salvatore Maugeri” di Pavia.
L’attività di ricerca svolta è stata prevalentemente orientata allo studio ed al trattamento della patologia oncologica epatica, con particolare riferimento alle neoplasie primitive.
E’ stata effettuata la raccolta dati per l’analisi di sopravvivenza di pazienti affetti da epatocarcinoma avanzato, non responsivo o non candidabile a trattamento con Sorafenib, trattati con chemioterapia intrarteriosa epatica attraverso l’impianto un dispositivo port a cath arterioso, secondo un regime chemioterapico contenente sia farmaci tradizionali (5-FU, CDDP) che biologici (anticorpo monoclonale anti-EGFR). I dati preliminari dello studio sono già stati pubblicati nell’anno 2011 (Poggi G, Montagna B, Melchiorre F, Quaretti P, Delmonte A, Riccardi A, Tagliaferri B, Sottotetti F, Di Cesare P, Stella MG, Villani L, Zorzetto M, Greco G, Cornalba G, Bernardo G. Hepatic intra-arterial cetuximab in combination with 5-fluorouracil and cisplatin as salvage treatment for sorafenib-refractory hepatocellular carcinoma. Anticancer Res. 2011 Nov;31(11):3927-33). I dati aggiornati saranno a breve nuovamente pubblicati.
Sono state inoltre create le basi razionali per la costruzione, con la collaborazione con il Laboratorio di Misure Ambientali e Tossicologiche della Fondazione “Salvatore Maugeri”, di un protocollo sperimentale volto allo studio della dinamica di caricamento e di rilascio dei farmaci chemioterapici da parte delle particelle embolizzanti utilizzate nel trattamento di chemioembolizzazione epatica trans-arteriosa (TACE) , metodica impiegata prevalentemente nella cura della neoplasie primitive epatiche, ma in minor misura anche delle metastasi epatiche da neoplasie mammarie o del tratto gastro-enterico.
Per quanto riguarda la terapia interventistica delle neoplasie primitive e secondarie epatiche, sono stati raccolti i dati per uno studio di valutazione di sicurezza e fattibilità, nonché di efficacia, del trattamento ablativo epatico (RFA) ecoguidato con microonde (MVV) delle lesioni focali neoplastiche; tale metodica, di nuova generazione, rappresenta infatti un’avanzamento tecnologico rispetto alla termo ablazione con radiofrequenza, ampiamente riconosciuta ed ormai ascritta nelle linee guida internazionali per la terapia dell’epatocarcinoma. E’ inoltre in corso la raccolta dati per la valutazione in termini di efficacia del trattamento combinato di termoablazione epatica con microonde in associazione alla chemioembolizzazione epatica per le lesioni neoplastiche di grandi dimensioni.